Posidonia, una pianta marina, non un alga!
La Posidonia oceanica è una pianta, che a dispetto di quanto dice il nome, abita esclusivamente il Mar Mediterraneo. Come le piante a noi più familiari degli ambienti terrestri, gli alberi dei boschi, gli arbusti della macchia o i gigli di mare della spiaggia, la Posidonia oceanica è una vera pianta, provvista di radici, fusto, foglie, fiori e frutti e quindi non un’alga, come tanti erroneamente pensano. La Posidonia oceanica e le sue praterie rivestono un’enorme importanza per la vita del mare. Particolarmente protette dalle norme internazionali e nazionali, sono in pericolo soprattutto a causa della conduzione illegale della pesca a strascico e del disattento ancoraggio delle imbarcazioni.
Ossigeno nel mare!
Come ogni pianta anche la posidonia sfrutta il meccanismo della fotosintesi clorofilliana, ovvero attraverso la luce del sole rilascia ossigeno, fino a 20 litri di ossigeno al giorno per ogni mq di prateria. Perché ciò sia possibile l’acqua in cui si trova la posidonia deve essere limpida, così che la luce del sole possa penetrarla e arrivare sul fondo.
Da dove provengono tutte le foglie e i frutti che vediamo galleggiare sulla spiaggia? Come accade agli alberi, in autunno le foglie di posidonia cominciano a cadere e in inverno spuntano quelle nuove.
Alla fine della loro vita le foglie, ormai completamente brune, arrivano sul litorale trasportate dal mare formando talvolta banchi di considerevoli dimensioni, le banquettes. La P. oceanica che si accumula sui litorali sabbiosi diventa al contempo una barriera che attenua l’impeto delle onde riducendo l’erosione della spiaggia, e un nuovo ecosistema che accoglie forme di vita che consumano gli organismi che abitavano la P. oceanica fresca.
Curiosità: